La collezione di ...

La mania delle collezioni [da cui non sono immune, eh] mi ha sempre fatto sorridere.

Da bambini - complice l'industria televisiva - era tutto un fervere di scambi: figurine di calciatori, puffi, sorpresine o gadget delle patatine.

Nessuno sfuggiva alle dure leggi del marketing, farlo avrebbe significato l'emarginazione sociale che a qualsiasi età è terribile; figuriamoci a 7 anni.


Io comunque volevo fare lo snob: niente calciatori: collezionavo le figurine delle bellezze [naturali, artistiche] d'Italia. Forse in qualche scatolone ho ancora l'album, mai finito.

Collezionavo anche tatuaggi, quelli applicabili con un po' d'acqua: li ho ritrovati un paio di mesi fa, assolutamente cartapecorizzati.


[Piccolo inciso: crescendo ero passato a collezionare le mitiche manine appiccicose di gomma, più avanti le etichette delle birre, più avanti le ragazze...no, dai, scherzo, però mi sarebbe piaciuto...]



Insomma, e adesso cosa mi son ridotto a raccogliere? Specchio della nostra società [e di un leggero [leggero?] nerdismo], colleziono i loghi di Google. Non che ne vada fiero, eh.




PS. tornando alla prima frase di questo post: un'altra collezione che mi ha sempre fatto sorridere? La mitica collezione di farfalle. Mai vista una, nemmeno in un museo, ne ho solo sentito parlare in TV, in quei telefilm anni '50 in cui si invitava - con una marea di sottintesi - una ragazza a casa per ammirare appunto le farfalle in questione. Ora, con il progresso [cioè inquinamento cioè drastica diminuzione della biodiversità] avrei qualche dubbio che si possa iniziare una raccolta del genere.

1 commento:

marzia ha detto...

oh sì, le manine appiccicose!