Io riciclo

Riciclare: un dovere.




Divido il post in due parti e non vorrei essere frainteso: sapete come abbia a cuore l'ambiente.




1 - Scrivo or ora dall'ufficio [ehm!] sull'onda della scoperta del momento: ho appena ricaricato la stampante con una risma di riciclata e non mi ero mai accorto della scritta sulla confezione: 500 fogli [una risma insomma] equivalgono a salvare un ramo di circa 7 kg.

Grandioso, anche se pensavo di salvare di più.



2 - nel Perginese abbiamo AMNU. La loro politica nei confronti della plastica è di lasciar conferire nelle campane bottiglie e flaconi: qualsiasi altro tipo [sacchetti, gomma, polistirolo, cellophane etc] va portato al Centro di raccolta [uno, a Pergine, per un'utenza di 18000 persone tra cui anziani, gente dei masi etc].
Qualcuno ha fatto il furbo gettando negli appositi cassonetti dislocati sul territorio anche plastica non ortodossa per cui AMNU si vede costretta a togliere le campane [notizia data dai giornali un paio di settimane fa].
Quindi tutta la plastica andrà portata al CRM. L'alternativa è di buttare la plastica nel cassonetto cilindrico [al costo di circa un euro ogni 15 litri]

Ok, va bene.

Dico solo [sbagliando, perchè non bisognerebbe guardare gli altri ma solo sè stessi] che le municipalizzate confinanti hanno regole meno rigide per il conferimento delle materie plastiche nei cassonetti: perdonatemi, ma non capisco bene questa differenza di politiche.
Quindi la tentazione di fare il pendolare col mio bel sacchettone di imballaggi ogni tanto mi assale.





10 commenti:

Anonimo ha detto...

io trovo che è ridicolo che ogni comune faccia storia a sé. Ma che senso ha? La raccolta dovrebbe essere uguale in tutta la provincia, e ci dovrebbero essere regole chiare e sensate. Io sto sotto AMNU e non capisco perché devo dare la caccia al cassonetto... Io ad esempio devo portare l'immondizia con l'auto...

per me può anche andare, ma chi è anziano e non ha l'auto?

Anonimo ha detto...

Per questa volta,sono d'accordo con trentinaz.

Certe cose sono assurde dai, cito come esempio il comune di Lavis e di Trento: nel primo la plastica/latta/vetro vanno in bidoni separati, nel secondo no.

Bhe per non parlare di quando sono andata in Austria lì c'erano mille mila sottobidoni: vetro bianco, vetro colorado, umido alimentare, fondi di caffè, pane eccc... uno strippa poi!

Misty

Bersn ha detto...

Tutte queste differenze non si spiegano [e sono anche antieconomiche]


Che siano scelte tecniche o piuttosto imposizioni politiche?

Anonimo ha detto...

le scelte sono SOLO economiche. Come al solito interesse privato e pubblico confliggono, perché non sono compatibili. Le municipalizzate, che sono sempre piu spesso a controllo privato, debbono badare al profitto. Amnu sicuramente avrà fatto dei calcoli "scientifici" per razionalizzare i viaggi dei camion, levando certi cassonetti da certi posti. Se poi il pensionato deve farsi portare in macchina per buttare la spazzatura, a loro non importa. Una volta la differenziazione dei rifiuti la facevano loro, oggi la facciamo noi, e sta bene. Poco a poco ci obbligheranno a fare noi anche la raccolta, ovvero dovremo portare i nostri rifiuti direttamente al Centro, così loro elimineranno i camion. Meno spese, più guadagno. Non fa una grinza. A Coredo dove abitavo fino all'anno scorso l'hanno già fatto, da un giorno all'altro sono spariti tutti i cassonetti.

Anonimo ha detto...

Per me che vengo in ferie lì è sempre un casino con la spazzatura.. se mettessero anche un cestino vicino alle campane dove poter gettare le borse di plastica (ovviamente sporche..) usate per portare scatolame, bottiglie e quant'altro non sarebbe meglio? si reciclerebbe di più e la gente sarebbe meno invogliata a fare la furba..
Da me funziona in maniera completamente diversa: si paga la TIA (Tassa di Igiene Ambientale) che, per le utenze domestiche, è calcolata in base alla dimensione della casa e al nucleo familiare (con possibilità di riduzione dell'importo per chi fa il compostaggio). In più fanno un servizio gratuito di raccolta verde e ramaglie a domicilio (ti addebitano solo il costo del bidone alla prima bolletta).
Per il resto ci sono le campane di vetro, carta ecc.
Nihal

Bersn ha detto...

Forse è una mia impressione ma vedo sempre più sacchetti abbandonati lungo le strade o nelle campagne...magari chiusi col nodo e belli compatti, ma la sostanza non cambia

le municipalizzate devon capire che la popolazione vien loro incontro, ma fino ad un certo punto

Anonimo ha detto...

ma per forza berns, non puoi far impazzire la gente per buttare l'immondizia! Gli metti i bidoni lontani, scomodi, non glieli metti neanche tutti, un po' di qua e un p'o di là... e poi ti meraviglia che qualcuno scaraventi il sacchetto giù per una rosta o lo butti vicino alle campane?

Anonimo ha detto...

Credo che ci siano anche turisti che purtroppo hanno un po' questo vizio.. d'altra parte, non avendo la chiavetta c'è chi, come me, che se le riporta a casa e altri che le mollano in giro..
Nihal

Bersn ha detto...

@ Nihal: no no parlavo ben di trentini, certi turisti son molto più educati di alcuni di noi!

Credo che i problemi più grossi nel differenziare ce li abbiamo le vecchie generazioni: logistici ma soprattutto di mentalità [è dura cambiare abitudini dopo 60 anni]

Anonimo ha detto...

Mi è rimasto impresso mentre a settembre me ne andavo per funghi dalle parti della miniera di Palù, che qualcuno aveva raccolto delle bottiglie di vetro gettate per terra da trentini a far legna e a sistemare i sentieri da quelle parti e le aveva appese con delle cordicelle a dei rami con scritto sopra "trentino la spazzatura portatela a casa"...
Nihal