Karl Unterkircher [1970 - 2008]

"La tragedia è ormai triste realtà. Non ci sono più speranze". Lo ha detto all'ANSA Herbert Mussner, il manager di Karl Unterkircher, lo scalatore altoatesino finito in un crepaccio sul Nanga Parbat. "Nones e Kehrer stanno proseguendo verso la cima per poi tornare a valle su un'altra via. Fino al loro arrivo al campo base passeranno due, tre giorni", ha aggiunto Mussner. Unterkircher, 38 anni, lascia la moglie e tre bambini di tenera età. Il gardenese era presidente dell'Aiut Alpin Dolomites, il servizio di soccorso in montagna nelle valli ladine. Nel 2004 Unterkircher era stato ricevuto, con gli altri membri della spedizione italiana sul K2 e sull'Everest, dall'allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e dal papa. "Walter Nones e Simon Kehrer stanno proseguendo con la scalata del Nanga Parbat perché tornare a valle per la stessa via è impossibile", lo ha detto all'Ansa Herbert Mussner, il manager di Karl Unterkircher che durante l'impresa è finito in un crepaccio. "Alle 6 di questa mattina - ha detto Mussner - mi ha chiamato Simon dicendo che Karl era caduto in un crepaccio e che il suo corpo era coperto di neve". Visto l'impossibilità di recuperarlo con i mezzi a disposizione Nones e Kehrer hanno deciso di proseguire con la scalata".

[tratto dal sito ufficiale di Karl]



Non ci sono frasi, parole che rendano l'angoscia per la perdita di un uomo prima che un grande scalatore. Il lieve, lievissimo barlume di speranza si è spento.
Lascia la moglie e tre figli piccoli.


Il nostro pensiero va anche ai due compagni sopravvissuti, chiamati dal destino a portare a termine l'ascesa per potersi trarre definitivamente in salvo.





Qui un ricordo. un'intervista seguita alla salita del Mount Genyen nella regione cinese del Sichuan, poco più di un mese fa, da cui traspare la gioia di scalare ed il rispetto per la montagna e per chi la vive da parte di KU.


Qui la pagina di Wikipedia







1 commento:

Anonimo ha detto...

This is great info to know.