Idioti

Con questo post - come capirete dall'etichetta - inauguro la lista delle cose che - in montagna, ma magari non solo - mi fanno girare le balle.



La segnaletica [curata da SAT, proloco, Enti parco o altre associazioni] non la mettono lì per bellezza o perchè amano far fatica a portar pali e secchi di vernice su per le montagne: serve prima di tutto per non far smarrire gli escursionisti.

Mi stanno qua quelli che vanno su a divellere, spaccare, nascondere o falsare i cartelli.


[Nel caso della foto siamo in un parco, per giunta]


[foto dell'amico Fr. ©]



4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ecco.. giusto oggi ho letto su "L'Adige" che degli IDIOTI hanno danneggiato il bivacco Costanzi, in Brenta settentrionale.

Che gente di m... ma io mi domando se si può andare a farsi una sfacchinata come è quella per arrivare a quel bivacco solo per il gusto di danneggiarlo!!!

Che gente triste. Gli starebbe bene un fulmini non dico dove.

Misty


ps: non ti dico cosa stanno facendo sul Calisio, settimana scorsa sono andata a fare un giro sul sentiero che abbiamo curato "noi" di Lavìs e ho trovato l'ennesimo cartello fatto a pezzi.

Rabbia.

Bersn ha detto...

Che poi si pensa sempre a bocci stupidi di 15 anni ma come categoria non me li vedo ad andare in montagna...

alcuni dicono siano i turisti che non hanno cultura della montagna; altri accusano cacciatori e contadini del posto che non vogliono i turisti; altri ancora dicon che son pastori e malgari [scusa Marzia, non l'ho detta io la riporto e basta]...

comunque per spaccare un palo di legno come quello della foto ci vuole anche una discreta forza e motivazione...

Anonimo ha detto...

Guarda -per me- quelli non sono boci, è gente ignorante del posto che non vuole gente in mezzo alle palline.

Misty

Bersn ha detto...

Ignoranti proprio...non sanno che tra Google earth, GPS, APT, mappe di almeno 4 case editrici diverse è ormai impossibile tener nascosti certi posti?

Oddio, pure io mi faccio scrupoli a scrivere dei posti dove vado di solito...non tanto per voi che siete in gamba, ma per chi passa a leggere senza farsi conoscere