Purtroppo non c'è chiarezza sulle competenze [e sull'obbligatorietà o meno d'intervento] in questi casi: spiace dirlo ma il fatto che il ritrovamento sia avvenuto di domenica non aiuta.
E' triste però che le istituzioni non siano intervenute, soprattutto per i bambini che hanno assistito impotenti alla sofferenza dell'animale.
E' triste però che le istituzioni non siano intervenute, soprattutto per i bambini che hanno assistito impotenti alla sofferenza dell'animale.
1 commento:
Dal sito www.ladige.it del 22/7:
PERGINE - «Mi avessero chiamato, avrei dato le istruzioni del caso, ma nessuna telefonata m'ha avvertito sabato del tasso morente». Lunedì 24 luglio sulla vicenda dell'animale trovato da ragazzini sulla strada Assizzi-Vignola ha chiamato il giornale il veterinario di turno Giovanni Monsorno. «Chiedo a chi ha telefonato di mettersi in contatto con me per sapere esattamente dove è stato ritrovato ed in quale situazione era. Capisco che ogni persona dotata d'un minimo di sensibilità sia dispiaciuta quando vede un animale sofferente o che sta per morire, hanno fatto benissimo ad avvertire chi potevano, ma è bene si sappia che può intervenire solamente chi è delegato ovvero la forestale ed il veterinario. In simili situazioni è pericoloso trasferire l'animale in altro luogo. Capisco anche che una persona non addetta ai lavori abbia l'impressione che tutti se ne lavino le mani, ma di fatto nessuno poteva né doveva intervenire». Perché? «Perché si trasferirebbe con l'animale anche la malattia quando si tratta, come nel caso del tasso, di cimurro. So che anche la forestale di Pergine, interpellata dai ragazzi, ha chiesto che l'animale non venisse toccato né trasportato altrove. Ne stanno morendo in tutta la vallata, in tutto il Trentino». Perché? «Il cimurro sta colpendo i mustelidi ed i canidi, il fenomeno è sotto controllo da tempo e rientra nelle naturali leggi di selezione. Ci sono troppi esemplari in circolazione. Troviamo ormai volpi e tassi anche nei centri abitati, perché abbonda l'alimentazione, la trovano vicino alle case, negli orti o sottoterra dove certe persone seppelliscono il rifiuto umido. Mancando il controllo umano, la natura provvede a selezionare. Può esser piacevole vedere un tasso vicino a casa, ma il numero eccessivo di certe specie è fatto dannosissimo per altre. Non si tratta di rabbia. La profilassi per questa malattia è praticata costantemente». E per il cimurro non si può fare nulla? «Le vaccinazioni del caso, ma la scelta spetta alle amministrazioni».
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