Ha da poco trovato dimora presso il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina una suggestiva riproduzione a grandezza naturale del leggendario abitante dei boschi trentini: l'Om Selvadech. Il personaggio, collocato nella sezione dedicata alla malga e all'alpeggio, si rifa alle numerose leggende trentine che legano l'uomo selvatico alla trasmissione delle conoscenze legate alla produzione casearia. Vuole infatti la tradizione che sia stato questo mitico abitante dei boschi ad insegnare ai montanari come ricavare burro e formaggio dal latte appena munto. La pianta che ricopre quasi interamente il suo corpo, il Lycopodium clavatum (detto in dialetto erba da cól), veniva un tempo utilizzata come sistema per il filtraggio del latte in seguito alla mungitura.
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