Menù salvaclima

Il Parco Naturale Adamello Brenta sta facendo a mio avviso un buon lavoro [con qualche riserva soprattutto riguardo ai collegamenti sciistici...], sia in termini faunistici che mediatici.

Il sito è ben fatto e le attività elaborate dall'APT sembrano abbastanza integrate e non troppo impattanti [ok, di nuovo una riserva sulla storia dell'autorizzazione al raduno di jeep, ma ammetto di non saperne molto].

E' disponibile per il download gran parte dei documenti, da quelli naturalistici, ai geologici, a quelli cultural-antropologici-turistici fino agli studi di settore più strettamente legati al marketing. Organizzano corsi e serate. Redigono pubblicazioni [e le vendono, of course]



Qui vorrei parlare di un piccolo progetto, più mirato a sensibilizzare il consumatore che non ad un effettivo grande cambiamento immediato.



Il menù salvaclima [seguite il link per avere più info]


Qualche curiosità tratta da lì: ""La carne, ad esempio, a causa di processi di produzione più elaborati, genera molti più gas climalteranti rispetto agli altri alimenti. Per produrre 1 kg di carne di maiale vengono emessi, in media, 3,3 kg di Co2, mentre per 1 kg di verdura fresca le emissioni di gas serra sono di 0,15 kg. La produzione di 1 kg di manzo provoca l’emissione di 13,30 kg di Co2, di 1 kg di formaggio 8,52 kg di Co2 e di 1 kg di frutta 0,45 kg di Co2.


Esempi di riferimenti: 1 chilogrammo di gas serra si emette quando si viaggia in auto per circa 7,5 chilometri, si usa una lampadina normale per 25 ore e una a basso consumo per circa 100 ore""



4 commenti:

Bersn ha detto...

Quindi - come vedete dall'immagine - molto + ecologica la polenta piuttosto che le patatine fritte

Trentino...wilderness? ha detto...

Messaggio no global subliminale?

eheh

Bersn ha detto...

ma valà m0nega

Bersn ha detto...

più che "no global" è un messaggio "local"