Parks.it

Soldi sottobanco dall'APT



Non è vero, ovviamente!!




Comunque se ricordate questo post dedicato al mio paesot, ora aggiungo alcuni itinerari che vi consiglio se passate da queste parti



Orsi!



Foto, notizie su questo blog


Blog che leggo


Sono contento. Il blog c'è chi lo vive come un diario online, chi lo dedica alle cose che più lo appassionano, chi cerca amici, chi prova ad usarlo per diffondere e sensibilizzare.


Sperando di non esser pretenziosi, Lagorai [Gente in cerca di wilderness] a volte spara boiate ma a volte vuole far riflettere e far conoscere, principalmente su temi ambientali.


Tanti altri lo fanno meglio di me, ma mi fa piacere che tengano alta l'attenzione sull'argomento.


Ultimamente ho apprezzato e riflettuto le parole e/o le foto di:




Ok, direte che faccio pubblicità ai blog amici...e io vi dirò che è vero!



Uffa...ci risiamo :(




[dal televideo online]
[cliccate sull'immagine per ingrandire]



Andrea Zanzotto – Il galateo in bosco

Vi dirò, qualche poesia ogni tanto la leggo. Non tutte le capisco, non di tutte capisco il messaggio.

È questo il caso.




Andrea Zanzotto [su Wikipedia]

Emilio Lussu - Un anno sull'Altipiano

Mario Rigoni Stern lo definisce il migliore tra i libri sulla Prima guerra mondiale.
Io, nel mio piccolo, sono d'accordo.



Scritto, molti anni dopo il conflitto, dall'esilio dove il fascismo e la malattia lo avevano costretto, Lussu racconta la sua guerra, un anno da ufficiale della Brigata Sassari in prima linea sull'Altipiano di Asiago.


Riesce a comunicarci l'umanità dei soldati più semplici, i veri eroi, costretti a combattere in primis contro la gerarchia soffocante che li manda allo sbaraglio, vera a propria carne da cannone. Costretti a combattere contro il freddo, la morte, la stupidità dell’uomo e di una vita, quella di trincea, logorante: più nelle giornate di attesa che in quelle di combattimento.



Di fronte alla tragicità di tutto ciò Lussu riesce a ricordare con umanità, con ironia:


""
Il generale s'era arrestato. Egli aveva visto uno scavo semicircolare, fresco, che coronava un cocuzzolo, mascherato di frasche, lontano da noi un centinaio di metri, lungo una delle linee di resistenza del settore.
- Per esempio ... Che è quello scavo? È necessario averlo costruito per sapere che cosa sia? No, o signori, non è necessario. Non occorre chiederlo. Basta vederlo. Si presenta da sé. Si intuisce. Che cos'è? È un'appostazione di mitragliatrice.
Il generale si muoveva come un prestidigitatore che, fatta uscire una colomba da una rosa, attenda, dagli spettatori, la meraviglia e gli applausi.
L'aiutante maggiore del 2° battaglione, il professore di greco, era troppo scrupoloso per lasciar passare, senza un'osservazione, quella ch'era un'inesattezza. Il suo battaglione era riserva di brigata ed egli conosceva bene il suo settore. L'esattezza, innanzi tutto.
Egli fece un passo avanti e disse:
- Permette, signor generale? - Dica pure, - rispose il generale.
- Per la verità, signor generale, per la verità, non è una appostazione di mitragliatrice. - E che cos'è?
- Una latrina da campo.

Fu un brutto momento per tutti. Il generale tossì. Anche qualcuno di noi tossì. La conferenza era finita.
""



[ringrazio Fr., che mi consiglia sempre bene in fatto di letture]


Impronte



Perchè limitarsi a guardare le solite impronte di orso, cervo, lepre quando qui abbiamo emù, pinguino, elefante?

:)



Shoefiti

Non occorre esser stati in capo al mondo per averle viste.


Però, curiosamente, questa moda anglosassone qua in Italia non sembra aver attecchito.


Viene chiamato "shoe tossing" o "shoe flinging" o "shoefiti", e già da qui - dalla mancanza di traduzione - capiamo che nello Stivale di scarpe allacciate e incastrate sui fili della luce non ce ne sono.

Fili della luce, del bucato, alberi, pali, qualunque appiglio è valido.

Wikipedia [restando in tema: la pagina c'è solo in inglese, tedesco e svedese] ci dice che: nel mondo arabo è un gesto offensivo; negli U.S.A. è un gesto giovanile talmente misterioso da non sapervi dare una chiave di lettura univoca - forse semplicemente non c'è nessun significato dietro il gettar via le proprie scarpe.


Ad ogni modo, potrebbe trattarsi di un segnale underground, per avvisare della presenza di una crack house; di un modo per commemorare qualche appartenente ad una gang o delimitarne il territorio oppure, meno tragicamente, per segnalare una festa.


In Scozia potrebbe essere un bizzarro sistema per annunciare la perdita della verginità; in Nuova Zelanda una gara di abilità.



Le bolas-scarpe compaiono anche nel film "Big Fish" di Tim Burton, in alcune leggende urbane, su Flickr.




Olimpiadi...e Olimpiadi



Le Olimpiadi di Pechino si sono chiuse: fra 4 anni tocca a Londra.

Le polemiche sul Tibet e le violazioni sui diritti umani sono state congelate per due settimane; chissà che sviluppi avremo.


Io intanto vi linko queste Olimpiadi alternative [e fasulle] [in deroga alla regola numero 3 di questo blog: "non fare pubblicità"]: avete compiuto i 18 anni vero?


Argomento controverso

Pur essendo passato il momento più caldo, l'argomento resta sempre parecchio delicato. Qui il pensiero di Mario RS.






Munros


In Scozia, terra geologicamente anzianotta, la montagna più alta è lo smussato Ben Nevis; anche le altre sono collinette tondeggianti.


Ma siccome "si fa con quel che si ha" ed il movimento alpinistico anglosassone ha radici e storia, si sono inventati i Munros: tutte le sommità superiori a 3000 piedi, che, tradotti, sarebbero poi la bellezza di...914 metri.


Lì comunque la cosa è presa sul serio e qualcuno si diverte a collezionarli tutti: sono 283 [circa, visto che non si son messi ben d'accordo su come calcolarne il numero]. Parliamo dei Munro baggers.




Voi direte, ok. Ma la foto?

Niente, cercavo qualche info e ho scoperto che nel Regno Unito va di moda lo streaking anche in montagna: ecco i naked Munro baggers....




Aggiungo un blog ai feed RSS



Anche lui [l'autore] come me ha scelto uno pseudonimo.

Bè, così a naso...mi par già di conoscerlo :)


Trittico della natura




[Giovanni Segantini, il Trittico della natura - la Natura]

[Le tre opere del trittico]


Sarebbe anche ora

Come sapete sono particolarmente sensibile a quanto riguarda la zona...

[info tratte da ladige.it]


L'Om Selvadech entra al Museo

Ha da poco trovato dimora presso il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina una suggestiva riproduzione a grandezza naturale del leggendario abitante dei boschi trentini: l'Om Selvadech. Il personaggio, collocato nella sezione dedicata alla malga e all'alpeggio, si rifa alle numerose leggende trentine che legano l'uomo selvatico alla trasmissione delle conoscenze legate alla produzione casearia. Vuole infatti la tradizione che sia stato questo mitico abitante dei boschi ad insegnare ai montanari come ricavare burro e formaggio dal latte appena munto. La pianta che ricopre quasi interamente il suo corpo, il Lycopodium clavatum (detto in dialetto erba da cól), veniva un tempo utilizzata come sistema per il filtraggio del latte in seguito alla mungitura.


Vogliamo giustizia

Pagina 21 de "L'Adige" di oggi: una notizia interlocutoria, nè buona nè cattiva, ma che volevo vedere.


Mi aveva fatto tanta impressione l'aggressione ai danni di una ragazza trentina da parte del marito nelle campagne del Perginese. Lui si era dato alla fuga, lei era stata sfregiata con l'acido.


Nell'articolo non risulta che sia stato catturato [pare si sia nascosto in Belgio con documenti falsi] ma coi tempi che corrono è già importante sapere che non hanno abbandonato le ricerche.


Vogliamo giustizia.


The **** countdown

Ebbene, sta arrivando.



Sta arrivando...cosa?


Qualche indizio: stiamo parlando di un altro segnale della fine dell'estate; di un fenomeno di costume; di uno spunto di conversazione tra amici che son andati a vivere da soli o si sono sposati; di un impero esteso in tutto il mondo quasi quanto quello degli hamburger; di un mito dell'esotica Svezia...........capito?


Lunedì esce il catalogo IKEA 2009. I più appassionati possono sincronizzarsi con il conto alla rovescia ufficiale.



Caccia?

Una volta ero totalmente contrario alla caccia.

Ora? Anche, ma da posizioni meno dogmatiche. Certo, i cacciatori che giocano secondo le regole sono una minoranza mentre gli altri, in vari gradi, sono semplicemente macellai.

Senza contare che il controllo numerico sugli erbivori che si vantano di attuare, lo farebbero più che egregiamente i predatori naturali estinti [lupo, lince...]


Vabbè, il discorso è lungo e meriterebbe un'analisi più profonda.


Chi ha voglia di arrabbiarsi [e lo stomaco forte] può andarsi a vedere qualche foto di prede di caccia venete [i pop-up non funzionano con Firefox, con Explorer si]


Luigi Meneghello - I piccoli maestri


Uno dei testi fondamentali sul partigianesimo. Un gruppo di studenti universitari vicentini si imbanda sull'Altipiano di Asiago e successivamente nelle città pedemontane.



Vi dico subito, il libro ha spunti divertenti ma la successione degli eventi è un po' piatta: non l'ho trovato al livello di Fenoglio, di Rigoni Stern, di Lussu.
Il narratore è uno studente di filosofia quindi la sua rappresentazione della realtà tende al metafisico.


[Un po' come leggere il blog di Chinaski77, insomma :) ]




[NdB: non è che voglio sminuire la tragicità della guerra né l'enorme importanza dei ragazzi che hanno combattuto per liberare le nostre terre dal fascismo, solo che il libro, come dire, mi è sembrato a tratti un po' strano]


Terra a forte vocazione turistica....

Premessa necessaria: in questo post ci scherzo un po' su, ma in effetti non mi dispiace affatto che il Lagorai stia sopravvivendo alle invasioni turistiche [provate ad andare in Brenta in agosto, per dire].




Insomma ieri io e Lentiggini ci siam fatti un bel giraccio in zona: arrivati verso le 1850 alla malga dove avevamo lasciato l'auto ci siam detti: proviamo a vedere se ci dan qualcosa per cena.


La gestrice è una signora sulla 40ina, come ce ne sono tante. Provo con l'approccio in dialetto e non mi capisce. Vien fuori che è dell'Est Europa [massimo rispetto, s'intende, eh].
Da lì in poi si parlerà in italiano.


Bersn: volevamo sapere se stasera siete aperti ed è possibile cenare.
Gestrice: SI
B.: non sono ancora le sette, non vorremmo disturbare. per voi è troppo presto?
G.: SI
B.: Ah ok, allora aspettiamo volentieri, a che ora possiamo venire?
G.: SI


Poi è uscito il figlio, un adolescente evidentemente smarronatissimo di star per tutta l'estate fuori dal mondo, che a noi ha parlato in dialetto trentino e alla mamma nella loro lingua.


Polenta [2 fette] e pasta de luganega ai ferri: 9 euro.


Detto così è un buon prezzo, ma credetemi, conosco un sacco di posti dove avrei mangiato il triplo [o pagato la metà].




Al momento di pagare, fa cassa la signora.

B.: vendete anche ricotta da portar via?
G.: arrivederci a voi


Cinghiali ovunque

Misty l'aveva avvistato in Val di Cembra. I giornali locali riferiscono che nel Chiese son diventati un autentico flagello per le colture...oltre al peccato più grave che si possa fare qua da noi: hanno inseguito due turisti [costringendoli ad arrampicarsi su una pianta].


Ora ho le prove: i cinghiali ce li abbiamo anche nel Perginese!! [clicca per foto]



Qui si rischia di rubare la ribalta all'orso...ma niente paura, nel mondo ci sono ancora degli eroi

[cliccate please!]


[oggi sono in forma eh?]


Finirà così?



Dopo l'ennesimo investimento la Provincia sta studiando delle forme di dissuasione per ungulati e plantigradi che si ostinano a non attraversare la strada sulle strisce pedon...animali.



Qui sotto, tratta dai lavori del PNAB, una mappa con l'areale potenziale di svernamento dell'orso. Oltre alla parte occidentale del Trentino, già abitata, vediamo che sarebbero idonee [per condizioni ambientali, antropiche, forestali etc] anche gran parte del Lagorai sponda fiemmese, la bassissima Valsugana, la sponda perginese della Marzola.



Non ottimale la Val dei Mocheni, e forse so anche perchè.



Olimpiadi: l'importante è partecipare

Le Olimpiadi stanno andando a gonfie vele.



Ecco alcune piccolissime direttive che il partito ha chiesto di rispettare ai cinesi [tratte da varie fonti sul web, attendibilità incerta ma come si dice l'unione fa la forza...]:


ecco cosa è meglio evitare, almeno durante le Olimpiadi:

- [per l'uomo] avere i capelli più lunghi delle sopracciglia, delle orecchie e del collo

- indossare pigiami sportivi in pubblico

- arrotolarsi i pantaloni

- girare a petto nudo [valida sia per gli uomini che per le donne, suppongo, ndB]

- indossare calzini bianchi su scarpe nere

- indossare colletti alti quando si ha il collo corto [collo corto?]

- indossare gonne di pelle e indumenti trasparenti oppure abbinare colori contrastanti e mai comunque più di tre alla volta

- ai cinesi è sconsigliato abbandonarsi ad effusioni in pubblico. Gli stranieri, invece, possono tranquillamente ignorare questa regola.

- farsi la barba ogni giorno [per gli uomini ma anche per alcune donne temo]

- tenere i piedi leggermente staccati, a forma di V

- esibire un trucco leggero

- avere un'acconciatura dei capelli consona all'età, al lavoro e alla situazione in cui ci si trova

- adeguare la lunghezza della gonna all'età.

- non esagerare con l’aglio e lavarsi sempre la bocca


Atmosfera da "L'estate sta finendo"

[foto tratta da www.giaquinto.info]


C'è sempre un momento in agosto in cui avverto [forse solo io, o forse anche altri] una sensazione di declino dell'estate.

Le giornate si accorciano, nelle ore centrali il sole scalda, certo, ma al mattino e alla sera fa frescolino: giornate serene di solito, perfette per andare in montagna.
Alle volte ci si sveglia con una leggera nebbiolina, una bruma che avvolge il paesot. E in un attimo è autunno, il bosco si colora, aprono la stagione venatoria, ricominciano le scuole e la città si riempie.


Per questo 2008, almeno secondo me, quel momento è arrivato stamattina.



Dalle mie parti il termometro segnava 12 gradi; c'era una nebbia ottobrina. La giornata poi si è risolta in un cielo azzurrissimo ed un sole caldo [ovvio, è lunedì. Ieri: freddo e pioggia. A ferragosto diluviava. Ovvio...].


Mi sento come tutti gli altri anni, quando realizzo che l'estate affievolisce ed è stata brevissima, troppo: partono i soliti bilanci preautunnali.




Ho realizzato meno della metà dei progetti pensati.

Non ho trovato la canzone dell'estate 2008, il motivetto stagionale talmente perfetto da entrarti in testa e accompagnarti anche in ufficio [per la cronaca, l’ultima "canzone dell'estate" che ricordo come tale è – appunto – "Estate" dei Negramaro, credo 2005. Poi c’è stato qualcosina, ma niente di memorabile].

Non ha fatto le giornate di sole che speravo, qualche volta pioveva...

Non sono andato sulle montagne che sognavo: nelle tante giornate nuvolose si scende a compromessi e si resta sulle cime vicine a casa.

Non ho fatto la vita notturna che volevo [gli anni passan per tutti ehmehm]...

...né le grigliate con gli amici che avevamo pianificato: ormai basta una per mettermi fuorigioco per un mese.

Non ho nuotato quanto volevo. Anzi. Andare in acqua mi è sempre piaciuto e invece mi scopro sempre più pigro...senza contare l'inquietante, misteriosa scoperta: quest'anno nuotando a stile libero sbando verso destra mentre se provo a dorso verso sinistra...dritto mai.
Mah.




Non son andato in ferie quanto speravo. Ma vabbè quest'anno a dirlo siamo in tanti.



Eccesso di confidenza?

Questa la notizia tratta come di consueto da www.ladige.it:

Ha investito tre orsi o forse addirittura quattro, riportando soltanto danni all’auto. Ma FV, 22 anni, sabato sera avrebbe potuto rischiare di più, se non avesse guidato un robusto fuoristrada

[Potete anche leggervi i commenti dei lettori]



Qua sotto un filmato amatoriale dell'accaduto: mentre la madre aspetta incolume il piccolo colpito [che poi è riuscito a riprender la via del bosco] molti curiosi si avvicinano all'orsetto.

Mi sembra di passare da un estremo all'altro: c'è chi i plantigradi li demonizza e chi li sottovaluta: ok, nessuno è mai stato attaccato, ma ormai lo sanno anche i sassi che le situazioni più critiche quando si incontra un orso sono:

  • se sta mangiando;
  • se una femmina protegge i propri cuccioli.


Personalmente sono contento che l'automobilista non si sia fatto nulla; e nemmeno il cucciolo, così a occhio [vabbè, speriamo...finire contro un fuoristrada non è per niente salutare].

Certo non è la prima volta che avvengono investimenti con selvatici [orsi, ungulati, tassi etc]: in primis bisognerebbe moderare la velocità e studiare qualche meccanismo di dissuasione...



Riprese by Sonia Lorenzi, studentessa di veterinaria di Mortaso










Robe da striscia la notizia?

Ecco qua, ogni tanto a Striscia mandano il Gabibbo a far vedere le cattedrali nel deserto, soldi buttati per una strada che non serve o per un ospedale mai aperto, e tutti a dire ecco che spreco nel meridione è una vergogna...poi si va al centro commerciale di Pergine (a proposito di cattedrali nel deserto) e di fianco han fatto 'sta spianata di asfalto con le strade la segnaletica e tutto, e quindi?


E quindi è chiusa, non si può nemmeno andarci dentro a far freni a mani quando nevica o quelli con la P che imparano per prender la patente.

Chissà per cosa l'hanno fatta.



TW





Cacchio.

Stavolta il meteo ci ha preso.

Uffa.



Franc McCourt - Che paese, l'America!


Secondo episodio autobiografico dopo lo struggente "Le ceneri di Angela". Qui c'è più ironia, forse grazie al fatto che il periodo narrato corrisponde non più alla terribile infanzia dell'autore ma alla sua crescita, anche professionale negli U.S.A..

Molto bello.
Entrambi da leggere.






Menù salvaclima

Il Parco Naturale Adamello Brenta sta facendo a mio avviso un buon lavoro [con qualche riserva soprattutto riguardo ai collegamenti sciistici...], sia in termini faunistici che mediatici.

Il sito è ben fatto e le attività elaborate dall'APT sembrano abbastanza integrate e non troppo impattanti [ok, di nuovo una riserva sulla storia dell'autorizzazione al raduno di jeep, ma ammetto di non saperne molto].

E' disponibile per il download gran parte dei documenti, da quelli naturalistici, ai geologici, a quelli cultural-antropologici-turistici fino agli studi di settore più strettamente legati al marketing. Organizzano corsi e serate. Redigono pubblicazioni [e le vendono, of course]



Qui vorrei parlare di un piccolo progetto, più mirato a sensibilizzare il consumatore che non ad un effettivo grande cambiamento immediato.



Il menù salvaclima [seguite il link per avere più info]


Qualche curiosità tratta da lì: ""La carne, ad esempio, a causa di processi di produzione più elaborati, genera molti più gas climalteranti rispetto agli altri alimenti. Per produrre 1 kg di carne di maiale vengono emessi, in media, 3,3 kg di Co2, mentre per 1 kg di verdura fresca le emissioni di gas serra sono di 0,15 kg. La produzione di 1 kg di manzo provoca l’emissione di 13,30 kg di Co2, di 1 kg di formaggio 8,52 kg di Co2 e di 1 kg di frutta 0,45 kg di Co2.


Esempi di riferimenti: 1 chilogrammo di gas serra si emette quando si viaggia in auto per circa 7,5 chilometri, si usa una lampadina normale per 25 ore e una a basso consumo per circa 100 ore""



Paesot/paesino

[Sotto: Fortunato Depero - Paesaggio Alpestre a Serrada di Folgaria]

Paesot

Al paesot aven vist passar la volp, i aironi, el nibbio, i ricci, el tass.

De sera en istà el paesot el sa de fen taià.

Se pasa en trator pien de grasa el ne spande sempre en pò en giro...anca davanti a me cà.

Al paesot i se saluda tutti.

Dal paesot en te’n moment s’è en montagna e en te n’atimo al lac.

I mateloti i zuga ancor a balon per strada o nei pradi entorno.

Al paesot i spiazaroi i g’ha i ginoci mondadi, come quei de ‘na volta.

Zerte sere se spande el profum de roba da magnar.

Al paesot le rondole le vola arent ai muri e ale me finestre; le fa el nif nele tezze.

D’inverno se sente en bon odor de fum de legna.

Nei orti del paesot se somena: pomidori, zigole, fasoi, cocomeri, zuchi, rave zalde, patate.

Nei campi inanzi el paesot ven su pomi, peri, brugne, armelini, ua, zirese, ampomole, giasene&granteni, more, ua spinèla.

‘Na veciota ogni tant la tol su denti de cagn e ortighe sui senteri, per far zò ‘na salata o ‘na minestra.

Nel paesot i lasa i cagni moladi, ma no i dà fastidio.

Al bar del paesot i vecioti i g’ha sempre el nas ros.

Le veciote le va a messa alle sete de matina, che geh sia ‘l vent, la nef, col calt o col fret, le va anca se 'l tompesta...per mi l’è mate.

Man a man che pasa el temp, al paesot i rimete aposto sempre pù case vecie.

Ogni tant gh’è l’assemblea frazionale e ogni volta ne ven for de bele.

Quando more en veciòt al zimiteri no manca nesun.

En te’n prà prima del paesot se ferma a dormir el pastor e le so pegore.

Ale veciote del paesot no ghe scampa mai nient.

Al paesot ven en ferie i todeschi.

Al paesot gh’aven perfin la botega.







[Sotto: Fortunato Depero - Case Alpestri in Blu a Serrada di Folgaria]


Paesino

Al paesino abbiam visto passare la volpe, gli aironi, il nibbio, i ricci, il tasso.

Alla sera d’estate il paesino profuma di fieno tagliato.

Se passa un trattore carico di grassa [concime bovino, ndB] ne spande un po’ in giro...anche davanti a casa mia.

Al paesino si salutan tutti.

Dal paesino in un momento sei in montagna e in un attimo sei al lago.

I ragazzini giocano ancora per strada o nei prati nei dintorni.

Al paesino i monelli hanno le ginocchia sbucciate, come quelli di una volta.

Certe sere si spande il profumo della cena.

Al paesino le rondini volano rasente ai muri e alle mie finestre; nidificano nei sottotetti.

D’inverno si sente un buon odore di fumo di legna.

Negli orti del paesino si seminano: pomodori, cipolle, fagioli, cetrioli, zucchine, carote, patate.

Nei campi all’ingresso del paesino crescono mele, pere, prugne, albicocche, uva, ciliegie, lamponi, mirtillo blu&rosso, more, ribes.

Una vecchietta ogni tanto raccoglie tarassaco e ortiche sui sentieri, per un’insalata o una minestra.

Nel paesino lascian i cani liberi, ma non danno fastidio.

Al bar del paesino i vecchietti hanno sempre il naso rosso [=bevono, ndB]

Le vecchiette vanno a messa alle sette di mattina, che ci sia il vento, la neve, col caldo o col freddo, vanno anche se grandina...secondo me sono matte.

Col passare del tempo, al paesino ristrutturano sempre più case vecchie.

Ogni tanto c’è l’assemblea frazionale e ogni volta ne escon delle belle.

Quando muore un vecchietto al cimitero non manca nessuno.

In un prato all’inizio del paesino pernottano il pastore e le sue pecore.

Alle vecchiette del paesino non sfugge mai niente.

Al paesino vengono in ferie i tedeschi.

Al paesino abbiamo addirittura il negozio di alimentari.


Nuvole

[oggi ce n'erano parecchie in giro]


Avete presente da bambini? Guardavate in tivù i cartoni animati e tante volte se non sempre le nuvole avevano forme divertenti.




Da piccolo mi fermavo spesso col naso all'insù, però nuvole a forma di elefante o di delfino o anche solo chessò di boomerang non ne ho mai veramente viste. Ma forse sono io che ho sempre avuto poca fantasia, chissà.


Bè ogni tanto un'occhiata in cielo la dò ancora - i risultati son sempre quelli - le nuvole che vedo io son parecchio regolari.

Mai come in tv ma, restando nella vita vera, mai come questi.



Prayer flags [bandierine votive]

Immagine a sinistra: "For luck, the team strung prayer flags, a custom from Himalayan climbs, Canada, 1999" tratto dai wallpaper di National Geographic.
Immagine a destra: qualche volenteroso anonimo ha steso un filo di bandierine tibetane [di cui mi sfugge il nome...] sulla panoramica cima di Costalta.



Lontra&orso


Torniamo sull'argomento "lontra", già affrontato poco tempo prima; torniamo anche sull'argomento "orso", che su questo blog è di casa.




[Tra l'altro qui li trovate in pose simili]




Torniamo a parlare di questi due animali invisi all'uomo [infatti massicciamente combattuti, tanto da causarne/minacciarne la sparizione] perchè spulciando sul sito del Vanoi, pagina delle leggende, ne ho trovate un paio che testimoniano come la tradizione popolare abbia sempre fatto rivestire a queste due specie la parte del "nemico da combattere".



Ne "La lontra" il mustelide rosicchiando metodicamente la roccia [eh?] avrebbe fatto crollare una diga naturale, cancellando di fatto un incantevole lago.


Ne "Una memorabile caccia all'orso in Caoria" tre cacciatori provetti [testuali parole] combattono fieramente contro il potente avversario, riuscendo a sconfiggerlo nonostante le gravi ferite.
Bah, le leggende hanno sempre un fondo di verità: a me sembra la tipica sbanfata da cacciatore. L'orso c'era, l'han visto, gli avranno sparato, ecco.



Il Vanoi è incantevole e le leggende meritano una lettura: eccone altre.

Lagoraipedia: fisico da pasta de luganega

Si definisce un "fisico da pasta de luganega" colui [o colei] a cui la natura ed uno specifico allenamento permettono di sopravvivere - anzi, di uscirne ancora affamato - alle epocali grigliate organizzate le domeniche d'agosto.


Una salita di 2000 metri di dislivello sotto il sole o - peggio - una giornata trascorsa a far shopping non sono niente in confronto ai requisiti fisici richiesti per partecipare ad una braciolata.



Condizioni ambientali:

Sole a picco, temperatura 30 gradi, brezza assente.
Umidità a livelli da biotopo*.
Temperatura in zona fornelli: 70 gradi. Celsius.

Tempi

Sole, alcol e cibo cotto in condizioni opinabili dalle 11 del mattino alle 11 della sera senza soluzione di continuità

Valori nutritivi

Vitamine: 1% [derivate da potentissimi peperoni abbrustoliti, digeribilità: scarsa]
Sali minerali: 10% [esclusivamente quelli contenuti nella birra]
Carboidrati: 15% [nel caso a qualche scellerato restasse ancora la forza di passare al reparto torte, verso sera]
Proteine: 54%
Grassi: quello che resta per arrivare al 100. E anche di più.

Condizioni fisiche:
Alcol nel sangue [già di prima mattina]: abbondante, grazie, con tendenza ad ulteriore rialzo.
Respiro affannoso. Colorito rosso fuoco. Riflessi azzerati.
Colesterolo: ahahah



Postumi del giorno dopo

Irritabilità, intasamento, riflessi rallentati, cerchio alla testa, pelle ustionata, pessima digestione dei sopracitati peperoni, vestiti affumicati e sensazione di sete inarrestabile.


Solo i professionisti, quelli che si allenano duramente un paio di volte a settimana per tutta l'estate, riescono a svegliarsi il lunedì e ad andare a lavorare come se niente fosse :)







* in realtà si tende ad identificare i biotopi come zone umide ed infestate da zanzare, tipo le torbiere e gli stagni, ma tale semplificazione è riduttiva


Blue screen

Venerdì sera, finita la settimana lavorativa! Tutto pronto per un fine settimana nel sole...se non che Lentiggini dopocena con una magia ha fatto apparire il famigerato BSoD, terrore di tutti i possessori di pc.

[sfiga, non è stata colpa sua, semplicemente il tasto giusto al momento sbagliato]


Diagnosi?
Robe grosse stavolta.


Riavvia: niente;
ri-riavvia: sempre blu;
boot da floppy: miga;
dvd di ripristino: men che men...

...cominciavo a temere che il disco rigido fosse andato al becco* ed ero già pronto a piangermi addosso per non aver fatto il backup di settembre.



Ho passato un sabato di perfetto-sole-da-montagna a svitare, smontare, ricollegare, spegnere, accendere, salvare: ore a guardare uno schermo grande quanto un libro aperto [e, stavolta, con lo stesso numero di colori][due]


Dal mattino alla sera per ripristinare tutto: ciò mi fa riportare la mitica frase:

"Col computer risolvo problemi che prima non avevo"

[l'autore però non lo ricordo]





miga = niente
al becco = a rotoli [traduzione libera]



Terribile



Cuccioli di capriolo indifesi nell'erba alta: mutilati dallo sfalcio meccanico dei prati.



Più sotto, il link alle foto di un'autentica strage che lascia indifferenti le autorità: vi chiedo di contribuire a parlarne, per sensibilizzare l'opinione pubblica [soprattutto il mondo agricolo e venatorio].

Vi chiedo però di non seguire questo collegamento a meno che non siate sicuri di poterne sopportare la visione.



Davvero, piuttosto che morire così, meglio per mano di un cacciatore [e se lo dico io...]





Qui invece una buona notizia. [Anche se, guardando le foto, la storia mi puzza un po': il tipo ha in mano un cranio d'orso ucciso anni prima nell'Est Europa, ha una parete piena di trofei -compresi tetraonidi protetti e il suo cane l'ha chiamato...DUX...]




Iniziano le Olimpiadi







[Post senza parole]


Andrea Selva - Leggende universitarie

Andrea Selva altri non è che Ansel, il blogger. Ma nel 1995 - anno di uscita del libro [dovrei far due conti, io dov'ero?] - il nostro, studente universitario e futuro sociologo non credo avesse un bel blog: internet era indietro anni luce.

Forse c'eran le prime linee analogiche, o forse andava di moda il Videotel, non ricordo...



A me questo libretto agile, venduto al prezzo "amico" di 5000 lire di allora, è piaciuto. Raccoglie le più comuni leggende metropolitane circolanti nell'ateneo trentino, analizza con simpatia i rapporti tra "autoctoni" e "stranieri" (studenti erasmus ma anche ragazzi veneti, sudtirolesi), riporta con attenzione e ironia i trucchi e l'inventiva di chi, quell'esame ostico, lo vuole passare a tutti i costi.


Oh, ora ricordo cosa facevo in quegli anni: stavo per diventare una timida matricola :)

TRA NATURA E STORIA Con le ciaspole sugli Altopiani di Asiago... - Busana & Manzan

Un onesto libro di itinerari da fare con le ciaspole, principalmente sull'Altopiano di Asiago, e sui luoghi delle due guerre [Asiago - Lavarone - Fiorentini]

Potete ritrovare i toponimi cari a Mario Rigoni Stern.

Lagoraipedia: mal di montagna all'incontrario


Wikipedia: il mal di montagna (AMS o acute mountain sickness per gli anglosassoni) è una condizione patologica causata dal mancato adattamento dell'organismo alle grandi altitudini


Dicesi mal di montagna all'incontrario quella condizione di generico malessere che attanaglia il montanaro quando entra nella foschia padana perdendo di vista l'ultima montagnola all'orizzonte.

La situazione normalmente si risolve o mediante assuefazione/rassegnazione o facendo inversione a U. Pur mancando studi e dati clinici consolidati a riguardo, pare che molti trentini ne soffrano.



Portfolio di Giancarlo Rado

[la sequenza a sinistra è mia; un omaggio a Giancarlo e al lavoro svolto]



A Tonadico, dal 12 al 17 Agosto, nelle sale di Palazzo Scopoli si terrà una personale fotografica dell'amico Giancarlo Rado sulla vita dei pastori.
Un affascinante viaggio antropologico, sociale e culturale, alla riscoperta di un mondo attuale eppur antichissimo.







Tonadico (Fiera di Primiero, Trento)
12 –17 agosto 2008

Palazzo Scopoli

Orario tutti i giorni dalle 17.00 alle 19.00 e dalle 21 alle 23
Sabato e domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 23.00

Ingresso libero



Fulmini

[foto linkata da wikipedia]










A me l'hanno spiegata così:

quando vedi un fulmine, conta i secondi che passano fino a quando senti il tuono.

La velocità del suono: si moltiplicano i secondi intercorsi per la velocità (circa 300 m/secondo) e si conoscerà la distanza a cui il fulmine ha scaricato.





Sotto: Fortunato Depero - Fulmine Compositore [1926]


Orso si/orso no

Visto che il vecchio B. o Bersn o Bersntol (il giorno che si deciderà come farsi chiamare faremo un festone) attinge a piene mani dalla stampa locale

e visto che mi ha dato privilegi d'accesso e di pubblicazione (prima che ci ripensi e me li tolga)


aggiungo la mia sul discorso-orso :)





Questo sul giornale di domenica:



questo sul giornale di lunedì:



Per il primo, vabbè, è il capo del WWF quindi non poteva dir niente di diverso.
Per il secondo articolo, bello: la gente ha paura. A parte che i mezzi che hanno intervistato son cacciatori
Io son stato sul Gaggia solo una volta andando su a piedi per la strada romana e ogni quarto d'ora passava un quad a rompere i marroni


TW

Meteo: questione di culo?

Non per sputtanare meteo trentino ma - Misty confermerà - le previsioni per il fine settimana era piuttosto scoraggianti.

Così non mi son pianificato nulla di più impegnativo di dormire fino a tardi.


Col senno di poi: due giornate favolose.
Magari i temporali annunciati ci sono stati, forse a qualche km da qui hanno avuto dei casini [come la grandinata in Val di Cembra pochi giorni fa, qui fortunatamente solo un po' di vento e due gocce...].


Abitassimo a Milano, avremmo trascorso la giornata in città [la gita fuoriporta va pianificata per tempo], ma qui qualcosa da imbastire al volo lo si trova sempre.


Niente montagna spericolata: sono andato con Lentiggini a prendere il sole su un prato: la cosa più "wild" che mi è capitata è una formichina rossa che mi ha morso sul culo [ma la giornata non è stata niente male]

:)



News frivole

K2

Vandalismi

Continuando con la solita rubrica [vedi etichetta], stavolta prendiamo in esame un altro triste fenomeno - indice dell'inarrestabile stupidità umana.


Assimilabile a chi se ne va in giro a distruggere la segnaletica [macinando anche discreti dislivelli, invece che starsene tranquillo a casa propria, per giunta], abbiamo qui sotto le tracce di chi non ha niente di meglio da fare che andare a spasso a vandalizzare i bivacchi, generalmente mantenuti dalle locali sezioni satine o alpine o dalle proloco, in altre parole da volontari che oltre a metterci tempo e passione sacrificano anche le loro finanze per il bene e la sicurezza dell'escursionista.



[articolo tratto come di consueto da www.ladige.it]





Volete vederne un altro? Ecco da girovagando il baito Serodoli, peraltro incastonato in una zona incantevole



[dimenticavo, l'articolo sul Costanzi me l'ha segnalato Misty]




Niente Palio :(

Una notizia [tratta come di consueto da www.ladige.it] che ha contrariato parecchio me ed i miei amici.

Manifesta7

Stavolta tocca al Trentinsüdtirol...

La biennale itinerante colonizza BZ [ex Alumix, fabbrica di alluminio], Fortezza, TN [nell'orrido e fascistoso palazzo delle poste tuttora operante] e Rovereto [manifattura tabacchi, fabbrica dismessa]


Arte?


Il biglietto per le 4 sedi costa 15 euro [più la benzina per spostarsi da una all'altra, in alternativa c'è la convenzione con le ferrovie]; ingresso gratuito per disabili, studenti, > 65 e < 18 anni.

Sulla qualità non posso dire nulla, non avendo visitato nessuna delle locations...ma nemmeno ne sento l'esigenza.
Piuttosto vado ad Arte Sella, ecco.






Qui quanto scrive "L'espresso" online



PS. già che ci sono, andando fuoritema, ecco il link ad altri due articoli online: "Il sentiero dei music climbers" sui Suoni delle Dolomiti e "Forza foreste" sul trend globale di rimboschimento [mai abbastanza forte comunque]