Carla Corradi - A chi spara il cacciatore?

Una lettera su "L'Adige" di stamattina [segnalatami da Misty] mi ha convinto a recensire questo libro, nonostante lo abbia letto un po' di mesi fa.


Lettura di qualche mesetto fa si diceva: una psicologa di Pergine è entrata in un gruppo di cacciatori [accompagnandoli anche a caccia ed in altri contesti sociali] per studiarne le dinamiche.

Il movimento, prettamente maschile, è di difficile catalogazione: raccoglie infatti persone da tutte le classi sociali ed è composto anche da giovani.

L'autrice oltre al giudizio personale si aiuta con sondaggi, analisi di disegni e valutazione delle macchie di Rorschach: ne viene fuori, strucca strucca, che i cacciatori han tutti qualche problema psicologico irrisolto.

Interessante la lettura che viene data e l'analisi di quella che tende a diventare, più che una passione, una vera e propria mania.



Altri testi interessanti [che mi riprometto di leggere]




Questo è il testo pubblicato sul giornale di oggi [la foto è mia, Vigolana, ottobre 2007]:




"Ringrazio i cacciatori per lo spettacolo in Vigolana
Volevo ringraziare quei cinque bravi cacciatori di Bosentino che la mattina dell'11 settembre hanno rovinato la mia giornata e quella dei miei figli, uccidendo lo splendido camoscio che tanta confidenza aveva dato alla gente che saliva lungo il sentiero della Vigolana. Ringrazio in particolare l'esperto e rettore Mauro Sottopietra e il cacciatore Renato Biasioni per le bestemmie e le parolacce nella ricerca dell'animale morto, per averlo trascinato lungo il sentiero, sporcandolo con una scia di sangue, per le bellissime foto fatte alla presenza della gente che andava tranquilla in montagna. Se è questa la caccia che l'Associazione cacciatori e il suo presidente vogliono propagandare, che Dio ce ne liberi.

M.M. - Vattaro"